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Citati a giudizio i giornalisti Maurizio Zoppi e Piero Messina
I giornalisti deL’Espresso Maurizio Zoppi e Piero Messina, sono stati citati a giudizio dal pm di Palermo Gaspare Spedale per i fatti relativi al 2015, quando i due giornalisti scrissero un articolo pubblicato sul settimanale di politica nel quale attribuivano una frase di un’intercettazione al medico Matteo Tutino al telefono con l’allora presidente della regione Crocetta, Tutino durante la conversazione avrebbe asserito (secondo i giornalisti) , che l’allora assessore Borsellino andava fatta fuori come il padre.
Per quanto scritto i giornalisti sono stati condannati, ora dovranno affrontare il giudizio per l’ipotesi di calunnia ai danni del Nas dei carabinieri Cosentino citato dai due cronisti come fonte della notizia.