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Assostampa: “Sull’ufficio stampa al Comune di Palermo ritornano i pasticci e si elude il confronto con sindacato ed ordine”
La Giunta di Palazzo delle Aquile ha dato il via libera venerdì scorso ad un protocollo d’intesa fra il Comune di Palermo e le società interamente partecipate, finalizzato alla realizzazione di un “organismo compartecipato in materia di comunicazione istituzionale”.
In sostanza, pur non parlando mai di ufficio stampa e di giornalisti, l’Amministrazione intende realizzare proprio questo; utilizzando però impiegati assunti per altri profili e ai quali ora si vuole cambiare mansione. In tutto ciò, comunque, mai si fa riferimento al Contratto nazionale di lavoro giornalistico. “Apprendiamo con sorpresa – affermano il segretario regionale Assostampa Alberto Cicero, il presidente Giancarlo Macaluso e il segretario provinciale di Palermo Roberto Ginex – di questa nuova scelta del Comune che pur volendo mettere ordine in un settore delicato come quello dei rapporti con la stampa, lo fa senza alcuna intesa con gli organismi di categoria: Assostampa e Ordine dei Giornalisti. Nel provvedimento – aggiungono i dirigenti dell’Associazione regionale della Stampa - si parla di "organismo", di "struttura" quando invece si dovrebbe chiamarlo ufficio stampa, si parla di operatori quando invece si dovrebbero chiamare giornalisti. Ancora una volta, il sindacato dei giornalisti, pur avendo rappresentato già in passato al Sindaco la particolarità del lavoro giornalistico e le criticità del Comune sulla questione ufficio stampa, non può che esprimere rammarico per il metodo adottato dall’Amministrazione Orlando che elude il rapporto con il sindacato di categoria, oltre che con l’Ordine. L'Assostampa auspica che si possa comunque procedere ad un confronto sereno su una materia tanto delicata quanto strategica per l'Amministrazione della quinta città d'Italia, rimanendo convinti comunque che la via maestra per la costituzione di un ufficio stampa sia quella delle selezione pubblica”.
Comunicato del GUS - Gruppo Uffici Stampa - Sicilia
Siracusa, 11 settembre 2014 – La delibera con la quale la giunta comunale di Palermo dà il via libera a un protocollo d'intesa con le società partecipate per la costituzione di un “organismo compartecipato in materia di comunicazione istituzionale”, è l'ennesimo tentativo messo in atto da un ente pubblico di eludere la legge 150 del 2000 e di realizzare un ufficio stampa sotto mentite spoglie.
Un atteggiamento che si ripete e che tradisce il desiderio di muoversi al di fuori dei rapporti con gli organismi della categoria dei giornalisti, rapporti che dovrebbero precedere qualsiasi iniziativa volta a istituire strutture di informazione e comunicazione. Non ci risulta che sia stata verificata la disponibilità dei colleghi coinvolti ad aderire al progetto e – cosa ancora più grave – la procedura scelta sottrarrebbe il comune di Palermo all'obbligo della selezione pubblica.
Siamo preoccupati delle conseguenze di tale soluzione, attuata da un Comune il cui sindaco è anche presidente di Anci Sicilia. Solo poche settimane fa, esattamente il 30 luglio, il presidente nazionale dell'Anci, Piero Fassino, rispondendo positivamente a un appello della Federazione nazionale della stampa italiana, aveva evidenziato il “dovere della pubblica amministrazione” di istituire uffici stampa “come detta la legge 150/2000”.