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Giornalismo precario, riunito oggi l’Osservatorio paritetico Ordine-Sindacato sulla dignità professionale previsto dalla Carta di Firenze


giornalisti 

Dal mancato rispetto delle disposizioni regionali su equo compenso e prestazioni gratuite negli incarichi degli enti locali siciliani, ai pareri di congruità, alla nuova normativa sul Copyright e alla riforma dell’ordinamento professionale. Questi alcuni dei temi dibattuti durante la riunione dell’Osservatorio sulla dignità professionale previsto dalla Carta di Firenze che si è tenuta oggi presso la sede dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.

Insediati tre nuovi membri dell’Osservatorio paritetico Ordine-Sindacato nominati dal Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti eletto lo scorso dicembre, e uno dei tre componenti della terna nominata dall’Associazione Siciliana della Stampa. L’Ordine ha nominato Nunzio Currenti, Salvatore Ferro e Valerio Tripi. Giuseppe Cellura, che ha sostituito la collega dimissionaria Maria Sottile, affianca gli altri due membri indicati dal Sindacato dei giornalisti, Dario Fidora e Tiziana Tavella.

Ha introdotto i lavori il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Roberto Gueli, sottolineando come sia importante il segnale che il futuro della professione risulti legato alla capacità di affrontare le criticità e le sfide di un settore in sempre più veloce evoluzione con la massima sinergia di tutta la categoria, in un momento in cui il mercato del lavoro giornalistico cambia drasticamente la richiesta delle competenze, chiedendo una “flessibilità” che nasconde ampie fasce di sfruttamento e riduce le garanzie di continuità ed equità retributiva.
Roberto Ginex, segretario di Assostampa Sicilia, il sindacato regionale dei giornalisti, ha ribadito come l’unitarietà non sia mera retorica ma fondamentale strategia vincente per superare quella profonda crisi del settore dell’informazione che l’emergenza sanitaria, ancora in atto, ha solo aggravato. Il sindacato ha chiesto un intervento urgente all’assessore regionale della Funzione Pubblica Marco Zambuto sulla deregulation delle attività di informazione degli enti locali siciliani, che emanano bandi per assegnazioni di incarichi professionali con compensi inadeguati e indecorosi o addirittura gratuiti per prestazioni giornalistiche come addetto stampa o portavoce.
Alla parte introduttiva ai lavori dell’Osservatorio hanno preso parte per l’Ordine dei giornalisti anche Salvatore Li Castri, vicepresidente, Vittorio Corradino e Salvo Messina, rispettivamente presidente e componente del Collegio dei revisori.

Tanti i temi trattati, tutti riferiti alle tutele contro la precarietà e per l’applicazione dell’equo compenso. In particolare si è preso in esame il tema dell’atto d’indirizzo approvato con deliberazione delle Giunta di governo della Regione Siciliana n. 301 del 28 agosto 2018 “in materia di acquisizione dei servizi professionali ed equo compenso”, del tutto disatteso dagli Enti Locali siciliani anche in recentissimi avvisi pubblici per l’affidamento di incarichi professionali.
Dario Fidora ha richiamato come l’atto d’indirizzo 301/2018 del Governo Musumeci stabilisce che, nell’impostazione degli atti delle procedure concorsuali in materia di acquisizione di servizi professionali, devono essere utilizzati quale criterio o base di riferimento per determinare l’importo a base di gara i compensi corrispondenti ai parametri emanati dal ministero vigilante, e sono esclusi criteri che alterino tali compensi, quali in particolare la prestazione di servizi aggiuntivi a titolo gratuito. Poiché inoltre su tali prestazioni gli ordini professionali regionali, in base agli articoli 2233 del codice civile e 636 del codice di procedura civile, a richiesta sono chiamati a fornire pareri di congruità dei compensi, si ritiene opportuno che l’Ordine dei giornalisti di Sicilia valuti l’opportunità di richiedere al Ministero di Giustizia di emanare e fornire i parametri per la liquidazione dei compensi, che la legge 172/2017 stabilisce essere l’equo compenso per le prestazioni professionali.

Nunzio Currenti, Giuseppe Cellura, Salvatore Ferro e Valerio Tripi hanno portato il contributo delle loro particolari esperienze di lavoro precario, ed è stato sottolineato come si stiano faticosamente organizzando anche in Sicilia i coordinamenti di collaboratori delle testate.

Discussi anche, tra gli argomenti, le modalità di realizzazione di un censimento e strumenti per gestire un database aggiornabile sul lavoro autonomo in Sicilia, l’inquadramento dei freelance nel progetto di riforma dell’Ordine, la tracciabilità del lavoro autonomo nelle redazioni, la Direttiva Copyright.

Tiziana Tavella, componente dell’Assemblea lavoro autonomo nazionale, ha illustrato il progetto promosso da Assostampa Sicilia, da realizzare congiuntamente con l’Ordine, di un ebook sulle “storie vere del giornalismo precario”, da utilizzare come casi di studio per il contrasto della precarizzazione.

Infine, si è deciso di promuovere un programma di eventi formativi sui temi della Carta di Firenze, da svolgere nei capoluoghi provinciali siciliani.
I sei componenti dell’Osservatorio hanno stabilito di agire opportune stabili modalità di contatto telematico e di riunirsi entro il 15 marzo in presenza per la calendarizzazione e l’organizzazione operativa delle iniziative.

 

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